Il fabbisogno formativo della Flai Cgil

Il 2010 è stato l’anno in cui la Fondazione Metes ha avviato e concluso la ricerca sui Fabbisogni Formativi. I risultati dell’indagine sono pubblicati nel report Analisi dei fabbisogni formativi dei delegati, quadri e dirigenti sindacali del settore agroalimentare, Rapporto 2011-2014, Roma, 2010. Presentiamo la Premessa di F. Chiriaco e l’introduzione, Il sapere, il saper fare e il saper essere di F. Farina all’analisi dei fabbisogni. Quest’ultima è preceduta da una nota curata da E. Olivieri che esplicita alcuni aspetti che hanno caratterizzato la ricerca

Premessa (F. Chiriaco)

L’analisi dei fabbisogni formativi nel settore agroalimentare, che qui di seguito mostriamo, è il risultato di una indagine condotta dalla Fondazione Metes tra i delegati, quadri e dirigenti sindacali e svolta nei territori e nelle regioni durante la fase congressuale della Flai Cgil. Un coinvolgimento attento, richiesto e diffuso delle persone allo svolgimento della compilazione dei questionari dopo una approfondita e lunga preparazione dello staff della Fondazione Metes. Il risultato ottenuto, sul tema del fabbisogno formativo, credo che fissi, per la nostra organizzazione, un prodotto inedito ed esclusivo.
Il rigore scientifico, le competenze relative alla realtà agroalimentare e il campione rappresentativo ci consegnano una conclusione sulla formazione sindacale e professionale in cui i temi richiesti, relativi all’apprendimento, aprono uno spaccato aggiornato sulle condizioni effettive materiali e culturali dei dirigenti e dei delegati.
Sono convinto – in virtù proprio della caratteristica del sistema agroalimentare, in cui la composizione produttiva dell’impresa industriale, dell’impresa agricola, i sistemi di filiera e di distretto, rivela, più di ogni altra la realtà, il mutamento in corso – che il lavoro di analisi possa, con tutte le cautele di questo mondo, descrivere un paradigma della formazione, del lavoro e dei compiti, nei diversi livelli organizzativi, del dirigente sindacale.
Il ritorno al sindacale, così forte nelle scelte degli intervistati, non è naturalmente una tautologia ma potrebbe essere interpretato come un segnale dello scarto tra la consapevolezza del mutamento e un apparato conoscitivo tradizionale. E’ un richiamo di una responsabilità che il delegato, il quadro, il dirigente avverte su di sé e verso la propria organizzazione.
Per il 2011 la Fondazione Metes e le strutture sindacali hanno già programmato in dettaglio i corsi di formazione a livello regionale e quelli nazionali di ricerca e formazione sulle donne, sui giovani e sugli impiegati. Indubbiamente sarà un anno di grande impegno.
L’analisi dei fabbisogni formativi e i programmi di lavoro già previsti per la Fondazione sono stati possibili in virtù di una sensibilità e di un investimento politico della Segreteria nazionale della Flai Cgil Nazionale. Questa intenzione e tale scelta hanno creato una esperienza singolare, diversa cioè da quel conformismo dell’azione in cui le parole degli altri sono assunte come le proprie.

Nota redazionale all’articolo Il sapere, il saper fare e il saper essere di F. Farina (E. Olivieri)

Il testo in allegato è l’introduzione al volume Analisi dei fabbisogni formativi dei delegati, quadri e dirigenti sindacali del settore agroalimentare, Rapporto 2011-2014, Fondazione Metes, Roma, 2010, ossia il report di ricerca che trasmette i risultati dell’indagine condotta dalla Fondazione Metes sulle competenze possedute e quelle realmente richieste nell’universo della Flai Cgil. Tale analisi è stata svolta in occasione dei congressi regionali e territoriali tenuti nei primi mesi del 2010.
In particolare, l’indagine ha coinvolto le seguenti strutture regionali e territoriali della Flai Cgil: Basilicata, Potenza; Calabria, Gioia Tauro e Castrovillari; Campania, Salerno; Emilia Romagna, Ferrara, Ravenna e Cesena; Lazio, Latina; Liguria; Lombardia, Cremona e Mantova; Marche; Molise; Piemonte, Cuneo; Puglia, Taranto e Foggia; Sardegna; Sicilia, Palermo, Ragusa e Agrigento; Toscana, Siena e Arezzo; Trentino Alto Adige; Umbria; Veneto, Verona e Padova.
Gli strumenti di rilevazione utilizzati nell’analisi sono stati due questionari strutturati: La nuova carta d’identità 2010 e Il questionario per la rilevazione delle competenze. Il primo questionario, la carta d’identità, aveva l’obiettivo di fornire una fotografia delle caratteristiche socio-demografiche dei delegati, quadri e dirigenti Flai. Al suo interno, infatti vi erano domande riguardanti l’anagrafica, la posizione lavorativa e l’esperienza formativa degli intervistati. Il secondo, invece, il questionario per la rilevazione delle competenze, è stato uno strumento di autovalutazione delle competenze possedute e richieste, con il quale le persone intervistate potevano indicare, in maniera anonima, il loro livello di conoscenze e competenze declinate nelle componenti di sapere, di saper fare e di saper essere.
Tali interviste, effettuate direttamente ai principali destinatari della formazione, hanno permesso di individuare il fabbisogno formativo dei dirigenti, quadri e delegati della Flai Cgil ed è grazie ai risultati di tale indagine che nasce il catalogo dell’offerta formativa della Fondazione Metes.
Come sopra indicato, le conoscenze e le competenze auto valutate dai nostri soggetti intervistati, sono state scomposte nelle loro componenti fondamentali e, quindi, declinate come “sapere”, “saper fare” e “saper essere”, vale a dire conoscenze, skill e attitudini. Il seguente elaborato  si sofferma sui significati e sui valori di queste componenti sulla base dei risultati ottenuti dalla ricerca. Il quadro che si delinea, sia per la particolarità dello studio – con il coinvolgimento diretto dei lavoratori potenzialmente interessati alla formazione – sia per le implicazioni interpretative che il dettaglio dell’indagine comporta, offre un possibile modello di riferimento del rapporto tra lavoro industriale e formazione continua.

“Il sapere,il saper fare e il saper essere” (F. Farina)

“Analisi dei fabbisogni formativi dei delegati, quadri e dirigenti sindacali del settore agroalimentare – Rapporto 2011-2014”, Fondazione Metes, Roma, 2010